martedì 6, mercoledì 7 maggio ore 21.00
idea, dramaturgy & direction Giuseppe L. Bonifati
performers Alberto Martinez Guinaldo
partnership Aesop Studio / Biennale di Venezia Teatro – Laboratorio Int.le delle Arti Sceniche (IT)
Godsbanen / Nordisk Teaterlaboratorium (Danimarca) / Art Quarter Budapest (HU) / Sarajevo Winter Festival (Bosnia E.)
DOO | Divano Occidentale Orientale (performing arts group)
Cleo è un pesce parlante.
Vuoi per desiderio di comunicare o perché lo si vuole persino proiettato in un televisore. Dunque gli si dà un volto e un nome. La sua voce ricorda liti familiari, rabbie sopite, giochi adolescenziali, cose che escono in un flusso di coscienza dal cassetto della memoria di golden fish. E poi si risistemano in una boccia di vetro senza versare la minima goccia di acqua o sangue. Seguono una boccata. Una seconda boccata. Tutto torna alla normalità…
Elio, al contrario di Cleo, è un pesce volante.
Elio e Cleo sono 2 fratelli.
Forse anche 3.
“Ho sentito il bisogno di incorporare in solitudine la performance intera, non potevo assegnarla tuttavia a qualsiasi altro. Forse solo agli attori più fidati. Ma ho sentito per primo la necessità di passare in rassegna il dolore attraverso il mio solo corpo… Nel primo quadro c’è un pesce che parla; nel secondo uno che ascolta. In ogni caso, sia per Cleo ‘immersione’ (nostalgia), sia per Elio ‘emersione’ (futuro) coincidono: in entrambi i casi esiste un vuoto. Affettivo o non.
Io mi figuro lì nel mezzo ad esorcizzare questo fantasma, nel buio della scena.
Io sono io, o ciò che rimane di.Il pesce è mio fratello e quel fantasma; è persino l’impossibilità di comunicare.”